30 dicembre 2006

Capodanno 2007

Auguriamo a tutti i lettori uno straordinario 2007!


LO STAFF di lericettedelsecco.blogspot.com

23 dicembre 2006

S.Natale 2006

A tutti i gentili lettori del Blog auguriamo Buone Feste!


LO STAFF di lericettedelsecco.blogspot.com

17 dicembre 2006

Totani & Totali

Ho pensato di modificare la stesura di questa ricetta, ma la semplicità, la freschezza, la genuinità delle parole e l'entusiasmo che portano nel mio Blog Gatto Silvestro e Signora non meritano alcuna censura, quindi Signori e Signore eccovi la ricetta:

"Provo a scriverla (anticipa che sulle dosi vado ad occhio)"

Ingredienti:
calamari (1/2 Kg circa per due persone), aglio, peperoncino, prezzemolo, pan grattato, burro, succo di limone, sale.

Preparazione
Mettere in una pentola uno spicchio d’aglio ed il prezzemolo tritato con l’olio. Quando l’aglio è appena dorato, toglierlo ed aggiungere i calamari a pezzetti ed il peperoncino, salare e coprire. Controllare la cottura dei calamari, aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua.

Quando i calamari sono quasi cotti aggiungere un cucchiaio di pan grattato ed un po’ di burro mescolando fino a quando il tutto non si amalgama.

Servire caldi con il succo di limone spremuto.

Spero di essere stata chiara, altrimenti digli che lo inviteremo così gli faccio vedere in diretta come li preparo.

Buon appetito

p.s. L'invito è ormai di dominio pubblico, siete fregati!!!! ;-)


Grazie di cuore ai due "Gatti" amici del Blog

12 dicembre 2006

Strozzapreti con le canocchie

Introduzione:
Gli strozzapreti sono un tipo di pasta caratteristico della cucina romagnola: pare che i parroci della riviera adriatica ne fossero talmente ghiotti da rischiare di rimanere "strozzati" dalla troppa voracità con cui ne mangiavano.


Ingredienti per sei persone:
500 g di strozzapreti
800 g di canocchie
6 grossi pomodori maturi ma ben sodi
1-2 scalogni
Un pizzico di peperoncino
Alcune foglie di basilico fresco
Olio
Vino bianco
Sale

Preparazione:
Preparate gli strozzapreti con circa 500 g di farina di grano duro, sale e acqua tiepida quanto basta. Impastate il tutto sino ad ottenere una pasta soda ed elastica, che stenderete sottile sulla spianatoia dopo averla lasciata riposare per circa mezz'ora. Ritagliate dei rettangoli di circa 3X2 cm, ed arrotolateli "a sigaretta" in diagonale, ottenendo una sorta di maccheroncino.
Tagliate la canocchie in due o tre pezzi (secondo la dimensione), conservandone alcune intere per guarnire il piatto. In una larga padella fate imbiondire leggermente lo scalogno tritato con il peperoncino, quindi aggiungete le canocchie e cuocete per alcuni minuti rivoltandole delicatamente. Aggiungete un bicchiere di buon vino bianco e fate cuocere fino a che l'alcool sarà evaporato. Aggiungete a questo punto i pomodori preventivamente pelati, privati dai semi e grossolanamente tritati, e fate cuocere mescolando delicatamente per non più di dieci minuti. Nel frattempo cuocete gli strozzapreti in abbondante acqua salata, scolateli e conditeli con il sugo cui avrete aggiunto all'ultimo alcune foglie di basilico fresco. Guarnite il piatto di portata con le canocchie che avrete conservato intere e servite ben caldo.

Vino consigliato:
Albana di Romagna o con un Trebbiano.

Buon appetito

p.s. Dedicata a Gatto Silvestro ;-) Fammi sapere come sono!!!!

08 dicembre 2006

Il Bollito - Osteria d'la Scua

Parlo del locale o del bollito?
Visto che prima si entra e poi si mangia... parlo del locale.

L'Osteria d'la Scua è semplice.
Entri, a sinistra il banco in legno con vini e liquori esposti.
Di pregio: non troppe bottiglie, segno che chi sta al bancone crede fermamente in pochi ma buoni prodotti.
Un prosciutto crudo pronto al taglio accoglie gli avventori nella sala.
La sala è piccola, farà una trentina di coperti. Tavoli in legno, tovagliette di carta grezza.
Alle pareti ci sono vecchi vassoi di latta da bar, decorati con diverse soponsorizzazioni dei più famosi liquori.

Il gestore è un tipo alto, corpulento, che ispira fiducia.
Ci apre la cena con un trittico di salumi caldi: un salame di pasta buona, un cotechino, un sanguinaccio.
Il grasso di questi ottimi salumi è stato solleticato dalle bollicine di un bianco (prosecco, se non ricordo male).E ora veniamo alle cose serie.
Cristian sceglie il vino. Bonarda. Si, ma del 2000. Pungente appena in bocca, poi morbida nel seguito. Notevole, davvero notevole. Anche Diego è entusiasta. E' stata la cosa più buona che
abbiamo assaggiato.
Se volete provarla è: FATILA, della cantina Vercesi del Castellazzo di Montù Beccaria (PV).
E ora squillino le trombe (o trombino le squillo...)!!!!
Il piatto primcipe della serata: Il Bollito.
Lingua, biancostato, muscolo, gallina, testina. Cotti a puntino, conditi poco, per non ostacolare i gusti dei singoli clienti.
Accompagnati da salse delicate.
Un bagnetto non troppo invadente... anche se fosse stato più agliato non sarebbe sato male..., una mostarda un po' asciutta, con poco liquido.
L'eccellenza sarebbe stata avere diverse mostarde - un paio in più - magari più o meno piccanti... e poi mancava la senape, che ci porta fuori dai confini del Bel Paese, ma col bollito ci sta.
Nel complesso il piatto principe è stato soddisfacente.
Una nota di demerito: avrei servito il bollito in due giri, per evitare che gli ultimi pezzi di freddassero sul piatto di ognuno.
Dopo i sapori del bollito, un po' di riposo.
Ci viene proposta una crostata di marroni, spolverizzata di zucchero a velo.
Conclude una lacrima di caffè, un rum.
E qui diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Il "parco rum" era notevole: J. Bally, El Dorado, e altri che ho perso mentre venivano recitati dal corpulento gestore.
Abbiamo scelto un Four Bells (http://www.fourbells.co.uk/)
Forte.
Peccato che l'influenza mi abbia limitato la percezione gustativa, ma soprattutto mi ha fatto saltare il sigaro...

In rigoroso ordine cronologico, la parola va alla chiappa destra, che si poggia esattamente dietro al portafoglio.
30€. Ormai consueti.

05 dicembre 2006

Ca' di Ratt

Sottotitolo: una buona cena con una bella tavolata di amici.

L'ho sempre detto che il numero ideale per stare a tavola è 8, massimo 10...
Stavolta eravamo in 10.
Rispondevano all'appello oltre a me: Daniele, Chiodo, Diego e Marghe, Annalisa e Cristian, Chiara, Lorena e Cristina.
L'ambiente è proprio gradevole. Caldo e accogliente, presenta 3 salette su livelli diversi, con pareti in mattoni a vista, illuminazione a luci soffuse e candele. Degne di nota due grandi botti all'ingresso, e il caminetto che riscaldava corpi e anime dei presenti.

Ci vengono offerti gli aperitivi: flute di spumante con fragola.
La casa propone di antipasto affettati misti, dei quali la mia considerazione s'è posata sulla valida coppa e sul buon lardo con miele.
Preseguendo... Amore e odio per i primi.
Spaghettoni (cazzarola, non ricordo il nome esatto) di pasta fresca al ragù d'asino, che hanno stimolato l'amore del palato, lasciando l'odio al somaro, che mi è risultato un po' troppo passato.
Nota di merito ad Annalisa, che dalla consistenza ha scambiato l'asino per tonno. Annalisa, ti vogliamo sempre così.
L'altro primo era un risotto senza infamia e senza lode.
Di secondo una opulenta e untamente cicciuta anatra ripiena, buona se si accetta a cuor sereno il grasso che cola, e un brasato di buon gusto e ottima consistenza, visto che non mi è rimasto troppo asciutto.
Polenta di contorno, per fare volume.
Hanno bagnato le nostre labbra un discreto Barbera, e in alternativa per Lorena che mi ha accusato il colpo del Barbera un po' presente, un più rilassante Lambrusco.
E il dolce?
Torta, torta, torta.
Di cioccolato e pere, di cocco-cacao, di frolla e mele-uvetta (cazzarola, e due. non mi ricordo quest'ultima torta... e dire che è quella che ho preso io!!!)
Nota di demerito per il Rhum. Il massimo offribile è stato un Pampero Aniversario, che fa sempre bella figura, ma un Matusalem o un agricolo e del cioccolato fondente nero ad accompagnare non avrebbero certo guastato...
Alle tasche la cena non è pesata più del dovuto: ormai con meno di 30€ non si va troppo in giro...

La parte migliore della serata, però, sono stati i commensali.
Grazie a voi, amici.